ARNE VODDER , FRITZ HANSEN production
poltroncine wingback in pelle, Danimarca, anni '60 leather wingback armchairs, Denmark, 1960s |
marzo 2023
Formatosi con Finn Juhl, Arne Vodder ne diventò amico e socio in affari. Prima di concentrarsi solo sui mobili, nel 1951 aprì un proprio studio con l'architetto Anton Borg. Insieme progettarono circa 1.100 case a basso costo che si rivelarono un grande successo. Negli anni Cinquanta e Sessanta, in un periodo in cui la Danimarca veniva riconosciuta a livello internazionale per i suoi mobili, progettò un'ampia gamma di articoli. Nonostante l'originalità e l'atemporalità del suo stile, non è conosciuto come i contemporanei Børge Mogensen e Arne Jacobsen. Le sue opere sono semplici e modeste, realizzate con materiali naturali come il palissandro e il teak e, in particolare, prive di spigoli vivi. A partire dagli anni Cinquanta, Vodder collaborò con l'azienda di mobili Sibast per la realizzazione di diverse serie di mobili per ufficio che ebbero particolare successo sul mercato americano, suscitando persino l'interesse di Jimmy Carter. Negli anni Sessanta, i mobili non solo raggiunsero la Casa Bianca, ma si potevano vedere in banche, uffici di compagnie aeree, ambasciate e alberghi di tutto il mondo. Insieme a Verner Panton e Nanna Ditzel, Vodder organizzò anche mostre internazionali in Svezia, Inghilterra, Austria e Stati Uniti. Vodder collaborò con diversi produttori, tra cui Cadovius, Nielaus, Erik Jorgensen, Fritz Hansen, Sibast furniture e, da ultimo, Kircodan a Bangkok. |
gennaio 2023
BBPR era la sigla che indicava il gruppo di architetti italiani costituito nel 1932 da Gian Luigi Banfi (1910 - 1945), Lodovico Barbiano di Belgiojoso (1909 - 2004), Enrico Peressutti (1908 - 1976), Ernesto Nathan Rogers (1909 - 1969). Per i BBPR la collaborazione avveniva nel rispetto di una serie di propositi e di sinergie destinati a garantire la qualità del progetto nel segno della compattezza del gruppo. Questi principî venivano insegnati ai giovani collaboratori ed erano ribaditi pubblicamente: «qualsiasi progetto fatto in quattro è comunque migliore di quello che avrebbe potuto essere prodotto singolarmente da ciascuno, (…) e non riveleremo mai la singola paternità di un’idea, ogni idea è sempre la nostra idea» |
dicembre 2022
Cento vedute del Monte Fuji (giapponese: 富嶽百景, Hepburn: Fugaku hyakkei) è una serie di tre libri illustrati dell'artista ukiyo-e giapponese Hokusai. È considerata tra i più migliori libri illustrati del Giappone (e-hon) e, insieme ai Manga di Hokusai, il più influente in Occidente. I primi due volumi furono pubblicati nel 1834 e nel 1835. |
dicembre 2022
Design del mobile in Italia Grandi disegnatori e grandi architetti hanno disegnato i più bei mobili che conosciamo. È però dalla fine degli anni cinquanta del Novecento che i designer sono diventati sempre più presenti, importanti e necessari ad un'industria del mobile che, pur realizzando una produzione di massa, punta ad un prodotto e ad un'immagine di qualità. In Italia, si è affermato - anche a livello internazionale - uno stile, un'industria e vari designer che hanno dato corpo e lustro ad un settore caratterizzato da punti di concentrazione produttiva, localizzata principalmente in alcune aree: Cantù, Brianza, Veneto... |
novembre 2022
Katsushika Hokusai, il «Michelangelo giapponese», nacque il 31 ottobre 1760, sotto il segno del Drago, simbolo della natura eccentrica, dominante e solitaria, di cui sembrò subirne gli influssi poiché ne manifestò tutti i sintomi: rigore e indipendenza estetica quanto caratteriale, ribellione, testardaggine, mista ad un’intransigenza ferrea e un’abbondante dose di stravaganza. Immensa la sua produzione artistica, migliaia di opere tra dipinti, disegni, stampe, libri illustrati e manuali, spaziando tra i più svariati soggetti: dal paesaggio alla figura umana, dalle immagini mitologiche ai ritratti di bellezze femminili, ai cataloghi erotici alle immagini sacre. Errabondo, cambiò diverse scuole e stili di pittura, per più di trenta volte nome e per novanta residenza. Insoddisfatto e in perenne ricerca della perfezione, in fin di vita, nel maggio 1849, disse: «se il cielo mi concedesse ancora cinque anni di vita, potrei diventare un grande pittore». |
novembre 2022
B G Nichols / Bran Graeme Nairne Artist, Editorial and Creative Director Viviamo in un regno magico, sospesi in un incantevole "luogo di mezzo"... ho scritto recentemente su come la natura tenda a ripiegarsi su se stessa nel discreto, binari opposti di luce /ombra, sopra/sotto, bagnato/asciutto, bianco/nero, giorno/notte ecc. e esiste un regno potenzialmente trascendente e in trasformazione nei luoghi di mezzo in cui i due stati si incontrano e si annullano. Il fatto che esistiamo tra i due stati, sta per me ad indicare che siamo altamente privilegiati nell’esistere in questa forma e che abbiamo un’opportunità di fare qualcosa di molto speciale...il mio lavoro è essenzialmente basato sullo stabilire connessioni critiche tra l’uomo e il mondo naturale, sperando di portare i due ad avvicinarsi in un modo più trascendente, magico e creativo. |
luglio 2022 Nel 1959 l'architetto Sergio Mazza (1931) fonda con l'ingegnere aeronautico Ernesto Gismondi (1931) il marchio Artemide a Milano. Nonostante l'inizio artigianale (nel piccolo spazio dell'azienda di via Moscova le lampade sono lavorate da metallisti e vetrai, e il primo catalogo ne contiene solo sei modelli), in breve tempo Artemide si afferma come una delle marchi più qualificati nel suo settore, collaborando con designer come Magistretti, BBPR, Gio Ponti, Livio Castiglioni. Negli anni '60 Mazza disegna per il brand le sue lampade più famose, quelle in ottone nichelato, vetro opalino e cristallo: sono oggetti cult e patrimonio di prestigiosi musei internazionali. La particolarità dei prodotti Artemide dell'epoca è che da un lato garantiscono l'estetica e le tecnologie essenziali del design industriale, ma allo stesso tempo sono in grado di esprimere la tradizione italiana, attraverso la scelta e la sofisticata lavorazione dei materiali. |
giugno 2022
Sabrina Paro è nata a Colina, Brasile, nel 1988. Dopo aver conseguito il Bachelor of Fine Arts presso Barão de Mauà, Ribeirão Preto, si è occupata di ricerca nell'arte contemporanea presso l'Instituto Figueiredo Ferraz, Ribeirão Preto / São Paulo. Il suo lavoro multidisciplinare comprende pittura, disegno, fotografia, video e performance. Le sue opere, in generale, segnalano un tentativo di portare in superficie qualcosa di sostanziale di un corpo, che non si riferisce necessariamente a un corpo materiale o antropomorfo. Il suo interesse è per ciò che è più etereo nello scontro tra oggetto e immagine, proponendosi di mostrare ciò che riproduzione e consumo, in esaurimento, si dissolvono nello sguardo abituale. |
aprile 2022 ASSEMBLAGE22 (11X2) Marta Martino a cura di Monica Pirani in collaborazione con Artemisia “Mi trovo spesso a lavorare a temi di costrizione, di sovra esposizione e stigmatizzazione. Mi interessano i tabù, il concetto di decenza, di censura, di normalità, anormalità e potenziale, il rapporto tra intenzione e azione... |
aprile 2022
E’ interessante analizzare una pagina incisa da un acquafortista, non tanto forse nel momento in cui esce ancora tutta umida dai rulli della macchina, quanto alcuni anni dopo, quando l’olio contenuto negli inchiostri è uscito dalle tacche, ha conquistato insensibilmente la carta attorno conferendole quel tono dorato proprio delle vecchie prove di stampa. Se il bulino conserva un che di impassibile e metallico, l’acquaforte è invece morbida e calda. I neri sono più profondi che in qualsivoglia altra opera dipinta, giacché per quando impastati, l’aria circola fra le tacche. La carta che viene fuori lascia sempre vibrare una certa luce. tratto da Henri Focillon _ PIRANESI foto: dettaglio incisione all'acquaforte di G.B. PIRANESI 1720-1778 Titolo proprio: Parte di ampio magnifico Porto all'uso degli antichi Romani… |
marzo 2022 Verso la fine degli anni '50, la fiducia degli Stati Uniti nel diventare leader di voli spaziali e gli ingegneri aerospaziali hanno influenzato il design e l'architettura attraverso l'adattabilità dei materiali che hanno creato per il volo. Nuove prospettive tecniche combinate con un interesse per le forme astratte futuristiche portano a ciò che è noto come design dell'era spaziale o più comunemente space age design... foto: lampada in ottone "Space Age", anni '70 http://www.artemisiagalleria.it/lampade.html |
febbraio 2022
Presentazione online della Rivista letteraria inglese mercoledì 9 febbraio ore 20.00 ECHTRAI journal official online launch hosted by BBC Radio Scotland's Helen Needham Le tre autrici italiane presenti saranno: la gallerista Belinda Guerriero, la prof.ssa Stella Sebellin e la dott.ssa Anna Chiara Bassan. |
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dicembre 2021 JAPONISM IN SCANDINAVIA Fu il critico d'arte e collezionista d'arte giapponese, Philippe Burty, a coniare il termine JAPONISM / GIAPPONISMO, che divenne un movimento artistico internazionale riferito all'influenza dell'arte giapponese sull'Occidente. La cultura giapponese divenne ben presto moda e ispirò artisti sia impressioni che post-impressionisti, come Manet, Degas, Van Gogh, Toulouse-Lautrec, Gauguin e molti altri. |
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dicembre 2021 MATTEO THUN, BALLERINE FORTUNATE Dagli anni '80 la Barovier & Toso si avvalse della collaborazione del designer Matteo Thun. La storica vetreria fondata nel 1878, è tuttora attiva sotto la direzione di Angelo Barovier, di suo figlio Jacopo e di Giovanni Toso. Nell'attuale sede della Barovier & Toso (Murano - Palazzo Contarini), si può visitare il Museo Barovier & Toso, inaugurato il 14 giugno 1995. |
dicembre 2021 HENRY MOORE (England, 1898 - 1986). Four Mother and Child studies, 1976. ...noto soprattutto per le sue sculture semi-astratte e monumentali in bronzo, che si trovano in tutto il mondo come opere d'arte pubbliche. Oltre alla scultura, Moore ha prodotto molti disegni, tra cui una serie raffigurante i londinesi che si rifugiano dal Blitz durante la seconda guerra mondiale, insieme ad altre opere grafiche su carta. Le sue forme sono solitamente astrazioni della figura umana, tipicamente raffiguranti figure di madre e figlio o distese. |
ottobre 2021 Il vetro di Murano e l'arte di Seguso a Venezia. Murano glass and the art of Seguso in Venice. foto: Scultura vitrea in vetro di Murano. Produzione Seguso Vetri d’Arte, Venezia, Italia, 1970. Soggetto: Forcola (attrezzo caratteristico impiegato nelle imbarcazioni veneziane). Etichetta originale. Firmata alla base. |
ottobre 2021 WALL by Artemisia Collegare il passato al presente con collezioni di antiche stampe incorniciate originali, che creano spazi dall’atmosfera storica, anche in ambienti moderni. I diversi soggetti proposti, sono compresi in insiemi dal numero variabile, per adattarsi a diverse dimensioni di parete. Stampe antiche incorniciate. Epoca: fine 1800 - inizio 1900. Trattandosi di stampe e cornici antiche, tracce di usura e del tempo, sono la peculiarità della collezione. |
settembre 2021 UNITARIETA’ E CONTINUITA’ nell’opera di Ubaldo Bosello La fitta tessitura di segni a incrocio crea reticoli particolarissimi che definiscono esattamente l'oggetto e la figura, giungendo a sintesi focali delle immagini - tramate in una sottigliezza così intensa di trapassi e nel rispetto così acuto del bianco e nero - che consentono di ottenere trasparenze e tenuità sconosciute alla matrice espressionista (l'acqua, la rete, i tessuti), affidando al segno ogni trasalimento di luce, e alla luce l'inafferrabile, impalpabile solidità delle immagini. Sempre c'è una visione ampia, una soluzione di insieme, anche quando, e accade sovente, assumono valore rilevante i particolari... tratto da: Ubaldo Bosello opera grafica 1957 - 1973 Sandro Zanotto - Giorgio Segato Edizioni del Girasole - Thiene |
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luglio / july 2021
SCONCE? Significa applique in inglese…ed è un tipo di lampada fissata a parete. L'applique è una forma di illuminazione molto antica, storicamente utilizzata con candele e lampade a olio, mentre nelle versioni elettriche moderne, la sorgente luminosa è interamente ricoperta di vetro. Sconces o applique, possono fornire un'illuminazione generale alla stanza, spesso posizionate nelle entrate e nei corridoi, vengono perlopiù inserite per decorare gli interior contemporanei. CURIOSITÀ: In alcune università inglesi l'uso della parola in “slang" SCONCE indicava un' azione correttiva tesa a “mettere in luce” l’errore dello studente. |
maggio/may 2021 ECHTRAI è un una rivista antologica che riguarda lo scrivere ma anche l’arte visiva, un lavoro trasversale di diversi scrittori e artisti rivolto ai paesaggi perduti, abbandonati, dimenticati e mitici. I testi includono una vasta scelta di saggi, poesia, prosa poetica, narrativa breve, ibridi sperimentali, articoli accademici e pezzi ripubblicati, in edizione semestrale. EDITORIAL AND CREATIVE DIRECTION
B G Nichols / Bran Graeme Nairne ASSOCIATE EDITORS – Martyn Hudson, Emily Hesse COVER ARTWORK: Pam Petro FORMAT: A5, Perfect Bound, 120 PAGES. € 15,00 |
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marzo/march 2021 L’ARTE DI ESSERE INDIMENTICABILI Nella sezione ARTE del nostro sito, potrai trovare una raffinata selezione di grafiche d'arte in edizione limitata, comunemente chiamate litografie e serigrafie, realizzate da artisti contemporanei. Un regalo certamente unico e speciale che vi farà ricordare per sempre! |
dicembre/december 2020
JAPANESE TEXTILE ART I soggetti utilizzati sui tessuti per Obi mostrano le credenze giapponesi, attraverso il potere letterale e figurativo delle immagini ... The motifs used on the Obi fabrics show the Japanese beliefs through the literal and figurative power of its images... |